Ateneo 2016 Capitoli:

Dall'Università-azienda all'università aperta: missione impossibile?

Open Access Week 2016

La Statale organizza un incontro con il prof. Roberto Caso, Presidente di AISA (Associazione Italiana per la Scienza Aperta). La mattinata è anche l'occasione per presentare i risultati relativi all'Open Access ottenuti dall'Ateneo nel 2016.
Negli Stati Uniti dove è nata ed è stata messa in pratica l’idea di trasformare le università in aziende si è anche per tempo sviluppata un’ampia letteratura che denuncia i mali ingenerati dall’imprenditorializzazione dell’accademia e della ricerca scientifica. In Italia solo di recente sta emergendo una coscienza critica verso la “commodification” dell’università e della scienza.
La tendenza a concepire il sapere come merce da chiudere nelle maglie della proprietà intellettuale, lo svilimento della didattica, l’ansia della valutazione, l’ipertrofica burocratizzazione, la tensione competitiva per raggiungere la chimera dell’eccellenza hanno instillato goccia a goccia un veleno che corrompe diffusamente e profondamente lo spirito nobile dell’università da identificarsi nell’insegnamento dello spirito critico, nel progresso della conoscenza e nello sviluppo della società tutta. I sintomi dell’avvelenamento sono evidenti: il sistema delle pubblicazioni consegnato a un oligopolio di imprese che hanno come unica stella polare il profitto, la moltiplicazione delle frodi scientifiche (dalla falsificazione dei dati al plagio), lo sfruttamento dei precari della ricerca, l’indebolimento della ricerca fondamentale a favore della ricerca applicata. Può l’apertura dei risultati della ricerca scientifica e della didattica restituire all’università il suo spirito nobile? La risposta può essere positiva solo se il termine “apertura” viene concepito in senso ampio cioè non limitato al suo nucleo primigenio: la messa a disposizione gratuita e con diritti di riuso su Internet dei risultati della ricerca e dei materiali didattici. Apertura in senso ampio significa non solo condivisione e trasparenza, ma un radicale cambio di mentalità dei protagonisti del mondo universitario e una nuova strategia degli enti che finanziano e governano l’università. Il senso etico dell’apertura sta nella vocazione alla cooperazione, nella prevalenza dell’intelligenza collettiva su quella individuale, nel contrasto agli oligopoli del sapere, nel saper cogliere e sviluppare le potenzialità di una nuova forma di dialogo basata sulla Rete. Senza una visione ampia e coraggiosa anche l’apertura è destinata – come dimostrano inequivoci segnali - ad essere risucchiata dai potenti (e inesorabili) ingranaggi del mercato e degli oligopoli del sapere.

F 1 1. Emilia Perassi. Apertura
Open Access Week 2016

Università degli Studi di Milano

00:02:23
F 1 2. Monica DiLuca. Saluti istituzionali
Open Access Week 2016

Prorettore delegato all'internazionalizzazione - Università degli Studi di Milano

00:15:18
F 1 3. Roberto Caso. Dall'Università-azienda all'università aperta: missione impossibile?
Open Access Week 2016

Presidente di AISA (Associazione Italiana per la Scienza Aperta)

01:02:30
F 1 4. Domande e risposte
Open Access Week 2016

00:18:19
F 1 5. Emilia Perassi. Dossier sulle riviste Open Access
Open Access Week 2016

Università degli Studi di Milano

00:24:33
F 1 6. Paola Galimberti. Open Access in Ateneo nel 2016
Open Access Week 2016

Università degli Studi di Milano

00:18:22
F 1 7. Conclusioni
Open Access Week 2016

00:03:14
Informazioni
Categoria Ateneo
Anno 2016
Luogo Sala di Rappresentanza del Rettorato - Università degli Studi di Milano - Via Festa del Perdono 7 - Milano
Tags scienze open access ricerca informazione informatica comunicazione