Iniziativa mondiale dedicata all’accesso aperto, accolta quest’anno con entusiasmo anche nel nostro Paese, grazie a una maggiore consapevolezza dell’importanza del tema per la diffusione e la visibilità dei risultati della ricerca.

Introdotto dai saluti del rettore Enrico Decleva e moderato dal professor Gianpiero Sironi, l’incontro sviluppa il tema soprattutto in relazione alla gestione e all’uso del diritto d’autore e alla valutazione dei dati e dei risultati della ricerca.

L’aumento degli archivi istituzionali e delle riviste ad accesso aperto, sia accademiche che commerciali, insieme al crescente legame fra finanziamenti e libero accesso alla pubblicazione dei risultati, risultano valide risposte strategiche alla diminuzione dei fondi a disposizione dell’informazione scientifica e alla necessità di essere sempre più visibili e competitivi.

Nella prima parte della giornata saranno delineati gli aspetti giuridici della questione: sostanzialmente la ripubblicazione dei lavori negli archivi istituzionali e l’uso equilibrato del diritto d’autore.

Seguiranno gli interventi di esperti delle università di Milano, Trento e Torino che confronteranno le proprie esperienze con riviste e archivi Open Access, le motivazioni che li hanno spinti ad adottarlo, i vantaggi che ne sono derivati anche in termini di aumento delle citazioni, dimostrato dai dati del Journal Citation Reports, JCR del 2008 che ha messo a confronto riviste ad accesso aperto e riviste a pagamento.

L’importanza che vanno assumendo gli archivi istituzionali rispetto al ruolo strategico della valutazione della ricerca è invece argomento della tavola rotonda finale.

La discussione prende spunto dalle linee guida della CRUI del 2009 su qualità e impatto della produzione scientifica Open Access. Ad animarla ci saranno i suggerimenti e le diverse esperienze dei partecipanti, spesso alle prese con editori che non hanno ancora una policy definita rispetto agli archivi aperti.