Per aspera et astra. I monti e il cielo, percorsi per conoscere
Convegno dedicato a Marcello Meroni
La visione del cielo genera da sempre nell'uomo un senso di partecipazione all'infinito e di curiosità di conoscenza; stimoli e sensazioni che anche le bellezze naturali della Terra, e in particolare le montagne, sono in grado di muovere. C'è spesso un percorso comune tra chi si dedica alla scienza e chi alla montagna, per professione o per passione. E' vero per tanti fisici/astrofisici illustri che hanno segnato tappe fondamentali della conoscenza in fisica e astronomia: tra gli altri basti citare Enrico Fermi, Edoardo Amaldi, Giuseppe Occhialini, Bruno Rossi, fisici ma anche capaci alpinisti. Ed è vero per tanti che magari non diventano celebri ma lasciano una traccia indelebile in chi li ha frequentati.
Il 12 aprile 2008 si è svolta nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano la giornata "Per aspera et astra - I monti e il cielo, percorsi per conoscere", in cui protagonista è stato il connubio tra scienza e montagna attraverso le testimonianze di astrofisici, alpinisti, geologi, meteorologi e fisiologi.
Le bellezze che il cielo stellato di alta montagna rivela anche solo con la semplice contemplazione sono specchio di una bellezza ancor più profonda: buchi neri, stelle di neutroni e altri oggetti sono stati uno degli argomenti della giornata. Ma si è parlato anche del ruolo che la scienza gioca nella pratica dell'attività alpinistica, in particolare per la sicurezza; di ambiente, territorio e clima con geologi e meteorologi; della risposta dell'organismo umano alle situazioni estreme con i fisiologi. Abbiamo ascoltato appassionanti esperienze di alpinisti, che scalano e hanno scalato le splendide vette del nostro pianeta.... e abbiamo virtualmente scalato le ben più alte vette del Sistema Solare (come il Monte Olimpo, 24.000 m, su Marte) o le cascate di ghiaccio di Europa, satellite di Giove.
La giornata si è rivolta a un pubblico interessato, ma non necessariamente specialista perchè il proposito è stato di svolgere questo filo doppio che lega la scienza alla montagna, muovendo curiosità verso l'ambiente che ci circonda (dalla Terra al cielo) e stimolando riflessioni sugli stessi temi, che sono stati oggetto della tavola rotonda a conclusione di tutti gli interventi, nella quale è stato dato spazio anche alle problematiche di salvaguardia dell'ambiente.
La giornata è stata dedicata a Marcello Meroni, fisico e divulgatore scientifico, alpinista, coordinatore e progettista della Divisione Telecomunicazioni dell'Università degli Studi di Milano, Istruttore Nazionale di Alpinismo, Istruttore della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo "Silvio Saglio" della sezione CAI SEM di Milano e della Scuola Regionale Lombarda di Alpinismo, grande ghiacciatore e ottimo cascatisca, prematuramente scomparso lo scorso 14 dicembre 2007.
Per questo hanno promosso la giornata l'Università degli Studi di Milano e la sezione SEM (Società Escursionisti Milanesi) del Club Alpino Italiano dove Marcello Meroni ha svolto la sua attività professionale e ha coltivato le sue passioni.