Le collezioni audiovisive CTU

Creato nel 1975, il CTU (ex Centro Televisivo Universitario e oggi Centro per l’innovazione didattica e le tecnologie multimediali) non solo è l’ente istituzionalmente delegato a documentare le attività interne all’Università e quelle che gravitano intorno a essa, ma è anche quello che ha promosso e promuove, all’interno dell’Ateneo e nella comunità sociale, un’idea di produzione audiovisiva – documentaria, saggistica, didattica, sperimentale – che non sia mero strumento di evasione e informazione, ma strumento innovativo di insegnamento, comunicazione, conoscenza e approfondimento.

A partire dal 2005 il CTU ha contribuito alla costruzione delle collezioni audiovisive della Biblioteca del Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione.

Il patrimonio acquisito include opere e registi di tutti i continenti e di molte e diversificate aree tematiche. I titoli sono stati reperiti attraverso approfondite ricerche e contatti diretti con registi, produttori, editori, archivi e distributori specializzati italiani, europei e internazionali, spesso facendo delle collezioni l’unica via di accesso in Italia (e talvolta in Europa) a film che possono diventare strumenti potentissimi di insegnamento e formazione ad alto livello, nei più disparati campi del sapere.

Le collezioni audiovisive si offrono come uno spazio in cui il cinema documentario non è considerato in quanto spettacolo cinematografico, ma come strumento di promozione, di conoscenza, di ricerca, di esplorazione, di confronto, di dialogo e di riflessione sui temi più complessi della società in ogni ambito disciplinare.

Il film di nonfiction non interessa in questo caso come ambito di studi estetici o storico-critici, piuttosto come specifico medium per la trasmissione di conoscenza, in quanto tale utilizzabile in diversi contesti e a diversi livelli sia all’interno dell’università, nella comunicazione tra docenti, ricercatori e studenti, sia all’esterno di essa per la diffusione e la divulgazione del sapere.

Come sostiene Charles Warren nel suo fondamentale volume “Beyond Document. Essays on Nonfiction Film”:

“Ogni rilevante film di nonfiction è un esperimento con la realtà e chiede – radicalmente, se accettiamo la sfida – che cosa sta succedendo in questo film? Che cos’è un fatto? Che cosa sono questi fatti? Che cosa significa riflettere su di essi, o rievocarli, in questo modo? Il cinema di nonfiction richiama sempre un atto critico.”

Diversamente dal cinema narrativo, in cui siamo avvolti da una messa in scena che tende a trasportarci in un altrove, il cinema di nonfiction è sempre intrinsecamente, per il suo costruirsi dentro e intorno al reale, una scuola del guardare che contribuisce, in un mondo come quello attuale in cui le immagini sono onnipresenti e si pongono come sostituto del reale, alla formazione di una vera consapevolezza critica.

In questo sta il suo più profondo potere educativo e formativo.

Progetti di valorizzazione

A partire dal 2020 l’Ufficio Produzioni Video e Multimediali del CTU ha attivato tirocini focalizzati sulla creazione di strumenti multimediali di analisi, descrizione e accesso, nonché all’eventuale messa in opera di piattaforme sperimentali di fruizione delle collezioni.

L’inserimento di studenti del Master di secondo livello in Digital Humanities (attivato presso il Dipartimento di Studi Storici) nel settore delle collezioni audiovisive, ha previsto un processo di apprendimento e collaborazione che ha portato all’elaborazione di progetti di valorizzazione digitale dei materiali conservati.

Master in Digital Humanities A.A. 2020/2021 – Dott.ssa Anita Vespasiani – Filmare l’arte
Il primo percorso di valorizzazione riguarda il cinema documentario a tema artistico. Gli audiovisivi a tema arte sono classificati in tre categorie: Parole, Opere, Gesti su arte e artisti, Esporre l’arte per i film su musei e mostre e infine Film d’artista e videoarte.
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Master in Digital Humanities A.A. 2021/2022 – Dott.ssa Veronica Orrù – Cinema in prima persona
Il tema del secondo percorso è il cinema personale, una declinazione del cinema documentario e sperimentale in cui la pratica filmica è usata come strumento di introspezione e l’oggetto della ripresa è la vita quotidiana, la famiglia, il viaggio, il sé. Il PDF è accompagnato da un videosaggio introduttivo.
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